La voce della natura: Neil Young parla di Earth

Si è svolta qualche giorno fa a Los Angeles l'anteprima di Earth, l'album in uscita a giugno di Neil Young + Promise Of The Real. Il rocker canadese ha parlato ai microfoni di alcune testate tra cui Rolling Stone per rivelare retroscena e commenti sul nuovo progetto, che ricordiamo essere una raccolta di canzoni incise durante il tour 2015, accomunate dalla tematica pro-ambiente, arricchite da sovraincisioni ed effetti sonori, e mixate in un flusso ininterrotto di 98 minuti di durata.
Ecco una sintesi degli interventi di Young.

"Ho scritto molte canzoni sulla situazione della salute della Terra dal mio punto di vista. Ma non ho mai incluso prima d'ora la sfera vivente. [...] Fare questo album è stato affascinante. I rumori degli animali ti fanno sentire bene. Sono tutti nella giusta intonazione. Non disturbano. Sono perfettamente intonati. Non siamo stati noi ad aggiustare l'intonazione, li abbiamo lasciati così. E' stato davvero avvincente. [...] C'è una grande quantità di amore in questo disco, e lo potete sentire in tutto ciò che contiene. Parla della vita.
Molta gente apporta correzioni e altre cose ai dischi dal vivo, e va bene. [...] Dal mio punto di vista suono meglio quando suono dal vivo. Anche in studio suono dal vivo proprio per questa ragione. In questo caso è andata così: ehi, abbiamo davvero un bel groove sul palco e lo abbiamo registrato. Usiamolo come se fosse una traccia in studio e usiamo il pubblico come effetto. Qualche volta non sai che c'è, altre volte si fa sentire. Poi ho pensato: quando si fa sentire, potrei inserire un paio di suoni di animali. Neanche si sente la differenza tra l'urlo di un coyote o l'urlo di qualcuno del pubblico. Quindi ogni tanto ce ne ho infilato uno così per scherzo, per sentire come suonava. E suonava fantastico. [...] Ecco qual'è il tema di questo progetto: ricordarci che ci sono. Anche mentre noi combattiamo le guerre, i grilli continuano a cantare. [...] Ho usato dei bravissimi cantanti per aumentare il coro armonico in alcune canzoni. Sapevo di aver bisogno di un sound commerciale per le voci. Abbiamo trovato i migliori cantanti a Los Angeles e quelli hanno formato il loro gruppo, e io ho lavorato con loro dicendo dove dovevano cantare.
Molte persone che hanno ascoltato l'album mi hanno detto che è stata un'esperienza meditativa. Li ha rilassati e li ha fatti perdere... Perché non si interrompe mai, non c'è modo di capire cos'è finché non ci si immerge senza uscita.
Mi piace l'alce. E mi piace la balena. Ma adoro i grilli. Cantano e cambiano il ritmo e hanno tutte quelle cadenze. E il corvo. Il corvo è il commentatore. Quando succede qualcosa nel testo, lui reagisce. Lui ascolta le parole."
(Fonte Thrasherswheat)

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